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La filosofia nei luoghi del silenzio
Luglio 17, 2017 - Luglio 23, 2017
Massimo Giuseppe Bianchi e Marco Pesatori: “L’anima di Jung e Hillman, il sentire religioso e immaginativo, le musiche ascensionali”
Il concetto di Anima, come principio vitale dell’uomo, è antichissimo e risiede al centro dei dibattiti di ogni tempo.
Nel Novecento, mentre Freud individua nell’inconscio un luogo di rimozione di desideri inquietanti e impossibili, Carl Gustav Jung lo considera come luogo non affatto separato dal Sè, in cui l’uomo può incontrare la figura dell’Anima. Per il più importante e audace prosecutore del pensiero junghiano, James Hillman, l’Anima è da logica conseguenza di un lavoro introspettivo nella profondità di se stessi. Verranno proposte letture e il coinvolgimento attivo dei presenti. Il percorso musicale viaggerà in parallelo. Ascoltando ed analizzando opere di autori quali Allegri, Gesualdo da Venosa, Bach, Haendel, Monteverdi, Brahms, Rossini, Mozart fino a Pärt, Stockhausen e ad esponenti di generi quali “Rock” e – qui pertinentemente – “Soul”, verrà tracciata una personale mappa della musica “asciensonale”, quella cioè che, nell’esprimere semplicemente se stessa, invera anche i desideri più reconditi dell’uomo. L’unica che sappia coniugare il riso di Democrito con il pianto di Eraclito, la sola che mostri, senza rivelarla, l’anima delle cose.